MEMORIE EGGLESIASTIGHE E GIVILI di Città di Castello RACCOLTE DA M. G. M. A. V. DI C. DI C. CON DISSERTAZIONE PRELIMINARE SULL'ANTICHITA' ED ANTICHE DENOMINAZIONI DI DETTA CITTA' CITTA' DI CASTELLO Presso Francesco Donati Con Approvazione DISSERTAZIONE PRELIMINARE SI. SITUAZIONE DI CITTA' DI CASTELLO Città di Castello è situata sù i confini occidentali della Provincia dell' Umbria, una delle provincie soggette al governo pontificio, presso le falde settentrionali dell' Apennino a 29 41' 26" di longitudine, e a 43° 28' 18" di latitudine secondo le osservazioni de' PP. Boschovich e Maire (opusc: 3. de litteraria expeditione per Pontificiam ditionem p. 183.). È distante questa Città 33. miglia da Perugia, 150. da Roma, 60. da Firenze, 25. da Arezzo, 22. da Cagli, e 22. dalla villa delle Balze, ove a settentrione nelle sommità dell' Apennino Diocesi di Sarsina nasce il Tevere il quale si conduce alla Pieve di S. Stefano, e lasciando a mano sinistra Monte Doglio passa tra Anghiari e Borgo San Sepolcro, e scorre per 15. miglia il territorio di Città di Castello. Il Tevere nel territorio aveva anticamente tre ponti: il primo a Novole o Nuvole oggi S. Caterina ora senza vestigj. Il secondo il ponte del Prato ove era vicina una fonte. Nel lib. 1. degli statuti c. 43. si ordina di mattonare la piazza, che era avanti questa fonte. Il terzo era a Monte Castelli. Di questi due si vedono gli antichi vestigj. Tra i monti Apennini, che fanno corona, vi è un piano o vallata, che ha una lunghezza di 20. miglia, e quattro formano la maggior larghezza. Si distinguono il piano di sopra ed il piano di sotto la Città: in quello di sopra vi sono dieci fiumi o torrenti, la Scatorbia o Scatorbiglia, che divisa in due rami, uno ne passa per la Città, Riosecco, Regnano, Selci, la Vertola, Riascoli, l' Afra, Lerchi, il Cerfone nel quale entra la Sovarella: nel piano di sotto pure dieci fiumi o torrenti imboccano nel Tevere la Sovara, la Granciata, il Rio, la Carpina, la Lama, Rebuzio, |