Opere di Pietro Metastasio, Volumes 15-16Gabinetto di Pallade, 1819 - Poetry |
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abate Adriano atto affetto Alessandro atto altrui amico amor appresso Artaserse atto Attilio Regolo cangia Carlo Broschi Catone atto ch'ella ch'io ciel Ciro atto componimento congratulo contraccambio cotesta creda d'ogni d'Orazio degnissimo degno Demetrio atto Demofoonte atto Didone atto diletto Dresda Epitalamio esige Ezio atto felice foglio gentilissimo Giorgi Bertola Giuseppe riconosciuto Giustino atto giustizia giusto gratissimo gratitudine grato intanto Issipile atto Ivi atto l'amor lascia Lazzarelli lettera lettere lungo medesimo mente merito Metastasio musica Napoli nocchier nuovo obbligante obbligato Olimpiade atto onora ossequiosa Parnaso parzialità piacer piacere picciola Pietro Metastasio poetico posso pregio procura pubblico quod ragione rendo rispetto Saverio Mattei scorso scritto seco Semiramide atto sentimenti sicuro Siface signor abate signor conte sima sincero Siroe atto Sogno di Scipione spero stima stra talenti teatro Temistocle atto Tito atto trova V. S. Ill V. S. illustrissima vede Vienna Vienna 13 virtù Zenobia atto zione
Popular passages
Page 194 - In pochi dì rinnova; Cauto divien per prova, Né più tradir si fa. So che non credi estinto In me l'incendio antico, Perché sì spesso il dico, Perché tacer non so: Quel naturale istinto, Nice, a parlar mi sprona, Per cui ciascun ragiona De
Page 78 - Le arie chiamate di bravura, delle quali condanna ella da suo pari l'uso troppo frequente, sono appunto lo sforzo della nostra musica, che tenta sottrarsi all'impero della poesia. Non ha cura in tali arie né di caratteri, né di situazioni, né di affetti, né di senso, né di ragione; ed ostentando solo le sue proprie ricchezze col ministero di qualche gorga imitatrice de...
Page 100 - L'esecuzione d'un dramma è difficilissima impresa, nella quale concorrono tutte le belle arti, e queste, per assicurarne, quanto è possibile, il successo, convien che eleggano un dittatore. Aspira per avventura la musica a cotesta suprema magistratura? Abbiala in buon'ora, ma s'incarichi ella in tal caso della scelta del soggetto, dell'economia della favola; determini i personaggi da introdursi, i caratteri e le situazioni loro; immagini le decorazioni; inventi poi le sue cantilene, e commetta...
Page 205 - De' rischi che passò. Dopo il crudel cimento Narra i passati sdegni, Di sue ferite i segni Mostra il guerrier così.
Page 101 - Pindaro, d'Orazio e de' seguaci loro, i diritti della musica non sarebbero ivi di maggior peso. Se in cotesto teatro lirico si rappresenta un'azione, se vi si annoda, se vi si scioglie una favola, se vi sono personaggi e caratteri, la musica è in casa altrui, e non vi può far da padrona. Ma è forza, degnissimo mio signor cavaliere, che io fi...
Page 164 - Nel cammin di nostra vita, Senza i rai del Ciel cortese Si smarrisce ogni alma ardita, Trema il cor, vacilla il pie. A compir le belle imprese L'arte giova, il senno ha parte; Ma vaneggia il senno e l'arte Quando amico il Ciel non è.
Page 79 - ... per sempre alla qualità di ragionevoli. In fine è ormai pervenuto questo inconveniente a così intollerabile eccesso, che o converrà che ben presto cotesta serva fuggitiva si sottoponga di bel nuovo a quella regolatrice che sa renderla così bella, o che, separandosi affatto la musica dalla drammatica poesia, si contenti quest'ultima della propria interna melodia...
Page 191 - ... con esercizio ben dal presente diverso. I nostri cantori all'incontro, ai quali l'essere uditi costa ora sforzo tanto minore, hanno abbandonata quella laboriosa specie di scuola, ed in vece di affaticarsi a render ferme, robuste e sonore le voci loro, studiano a farle divenir leggiere e pieghevoli. Con questo nuovo metodo sono pervenuti a quella portentosa velocità di gorga' che sorprende ed esige gli strepitosi applausi degli spettatori; ma una voce sminuzzata, e per conseguenza indebolita...
Page 201 - Son quel fiume che gonfio d'umori, quando il gelo si scioglie in torrenti, selve, armenti, capanne e pastori porta seco, e ritegno non ha.
Page 362 - Jurisprudentis, opera d' una pura lingua latina, di somma erudizione e d'un acume metafisico; comunemente però è ripreso per oscuretto. La sua impresa è di ridurre tutte le scienze e le nozioni dottrinali, non meno che i commerci e le leggi, ad un solo principio.