Fin in dalla prima volta dalla prima volta, che fui in Genzano soggiornandovi per alquanti mesi in compagnia degli Eccellentissimi vostri Padroni i Duchi Sforza Cesarini, si risvegliò in me la idea di compilare la storia di una Terra. tanto ragguardevole, giacchè essa affatto mancava di un tal distintivo oramai reso comune a tutte le città e luo >> > › ghi d'Italia. Accintomi all'impresa appena terminate altre mie letterarie fatiche non piccolo ostacolo v'incontrai in principio per l'estrema scarsezza di notizie, e di publici monumenti, maggiorè assai di quello, che io poteva imaginarmi. Pure a forza delle più diligenti ricerche, e di ripetute indagini, e colla scorta di questi nostri Romani Archivj, che sono propriamente. le miniere della Storia non d'Italia sola, ma di tutto il mondo ne sono venuto a capo, ed a poco a poco ho potuto riunirne tutti i fasti in guisa, che mi sono spariti dagl'occhj gli im mensi vuoti, che per l'avanti vi erano, e che non molto speravo di riempire. Così ridotta al suo termine, e corredata di documenti in ogni sua parte a voi l'indirizzo come a figlj primarj di cotesta nobile Patria, e ad amici miei singolarissimi. Solo mi rincresce, che esca al publico in un tempo niente favorevole alle lettere, ed ai buoni studj, e meno propizio ai coltivatori di essi. Quante volte nello stendere il mio scritto, oppresso anch'io dalla comune tristezza ho dovuto abbandonarlo vedendomi quasi cadere dall' illanguidita mano la penna Forse tanto contrarie circostanze avranno contribuito a ren |