mie ricerche, fatte da lungo tempo per quanto concerne la Dalmazia., "Intanto pare che questa testimonianza di rispetto dei Frati francescani in Dalmazia abbia ferito il principe Vicerè ; s' egli biasima la cosa in sè, non dovrebbe sussister più in nessuna città d' Italia e di Dalmazia; se non viene biasimata che in me, ignoro per qual titolo, che io non sono ancora in una categoria particolare. Pare che vogliano accusare le mie intenzioni quando il primo atto che ho fatto è stato di dare a ciascun convento il ritratto di Vostra Maestà. Pare che mi accusino che io esca del mio posto quando appunto quindici giorni or fa, avendo scoperto per caso che, secondo l'antico rituale in uso a Venezia, comprendevasi il mio nome nelle preghiere pubbliche di tutte le chiese della provincia, come comandante dell' armata, ho fatto scrivere circolarmente per proibirlo, motivando quella disposizione sopra l' inconvenienza che c'è di pronunziare il nome d'un suddito insieme a quello del proprio sovrano., Col cessare del governo francese non cessarono le solite benevolenze verso i chiostri dei Minori. Nel tredici, quando Zara si arrendeva al generale de Tomassich, e più tardi quando le altre città della Dalmazia accoglievano la seconda volta le armi austriache, la vita monastica entrò in un nuovo stadio di esistenza quieta e tranquilla, assicurata da privilegi modificati sulla base delle leggi dell' Impero. L' anzidetto generale, che vedemmo governatore civile e militare, e poi tenente-maresciallo, educato a sentimenti eminentemente cristiani, cooperò ne' lunghi anni della sua rappresentanza al benessere materiale dei monasteri, favori i voti delle singole famiglie, sostenne con efficace prudenza l' operosità e lo zelo de' Superiori provinciali, intenti a rifarsi dei danni patiti nelle passate guerre, e ad educare la gioventù studiosa secondo il metodo ordinato per le scuole della Monarchia. Ad abbracciare il nuovo sistema di studii più di altri si mostrò sollecito nel venticinque il padre Costantino Воxich, Ministro dei Minori di san Girolamo; con che provvide alla pericolante sua Provincia alunni addestrati nelle divine ed umane cognizioni, atti ad educare i futuri candidati, di cui si ripopolarono i monasteri ch' erano spogli di chierici. Il suo esempio fu seguito dai Ministri delle Provincie di Ragusa e del Santissimo Redentore, le quali, non tardando d' istituire scuole domestiche, riacquistarono in breve la fama goduta sotto i passati governi. Nel trentaquattro, quando per le cure del padre Antonio Bravin, e per l' inestimabile operosità del padre Antonio Volpi di san Vito, risorgeva l'antica Provincia francescana di Venezia col ripristinamento dei conventi di Motta, e poi di Venezia e di Barbarano, sovvennero a' que' religiosi sopravvissuti alla sopressione le primitive relazioni che fra le famiglie venete e quelle di san Girolamo passavano una volta; onde concordi si rivolsero al Superiore di queste chiedendo la facoltà di esservi aggregati. I loro voti vennero accolti con vera compiacenza dai padri di san Girolamo e riconfermati dalla Curia romana; sicchè per vari anni, fino a che non ebbero il numero de' conventi voluti dalle leggi dell' Ordine a costituirsi in Provincia separata, vi rimasero uniti. In questi ultimi anni, ne' quali le Provincie francescane oltre l'Adriatico sembravano oggimai inalterabili nella loro integrità e saldezza, in questi anni la Provincia bossinese venne inscemata della Missione di tutta l' Erzegovina. Le svariate vicende a cui soggiacquero le famiglie religiose di oltramonte dopo la divisione politica di quel pascialato ottomano fomentarono tali germidi spirito patriotico, che gli alunni del convento di Crescevo, dove la gioventù di questa parte dell'antico regno di Bossina veniva raccolta per esserne educata negli studi domestici, chiesero di emanciparsi dalla madre Provincia per meglio provvedervi ai bisogni spirituali dei loro connazionali. Le suppliche, che per prima erano dirette ad ottenere la facoltà di fondere un domicilio loro proprio, furono accolte dal Nunzio apostolico di Vienna 6) Principe Altieri, e da lui favorevolmente trasmesse alla Sacra Congregazione di Propaganda. Nel gennaio del quarantaquattro, pel consenso del Ministro generale dell' Ordine, uscì un decreto 7), segnato da Gregorio XVI, che abilitava i detti padri ad erigere il chiesto domicilio, ed otto anni più appresso un breve di Pio IX li scioglieva dalla dipendenza del Superiore della Bossina colla facoltà di costituirsi in Custodia separata. 1. Ragusa: San Francesco 3. Sabbioncello: Assunta 2. Slano: San Girolamo 4. Canali: San Biagio 5. Ragusavecchia: Madonna della Neve 6. Cuna: Madonna di Loreto. 7. Isola di Mezzo: Concezione. Provincia del Santissimo Redentore : 1. Vissovaz: Madonna delle Grazie 3, Macarsca: Assnnta 2. Zaostrog: Assunta 4. Sebenico: San Lorenzo 5. Livno: Santi Apostoli Pietro e Paolo 6. Diakovar: San Bonaventura Ospizii: Costantinopoli: San Giorgio. Parrochie 54. Custodia dell' Erzegovina : Convento: Siroki Brig (largo colle) Ospizio. Mostar: Sant'Antonio. Assunta. Parrocchie 14. 5) Padre Giuseppe Maria Glumcevich. ") "Admodum Reverende Pater! Priores Paternitatis Vestrae Admodum Reverendæ litteras præterito mense Julio ad me datas, S. Congregationis de Propaganda Fide judicio sine mora submisi ac modo ab Ipsa Mandatum accepi significandi P.ti V.rae, quo Eadem circa petitum erigendi isthic Ecclesiam atque Conventum, accedente jam Consilio R.mi Patris Generalis, nec non Ill.mi atque R.mi Episcopi Azotensis ac Vicarii Apostolici, plane consentit, imo talem erectionem, inspectis temporum circumstantiis, valde utilem et proficuam recognoscit; ideoque Patres e Bosnia in Hercegovinam se recipientes poterunt huic operi quamprimum ac libere manum admovere. "Nescio quid modo in mea sit potestate ulterius circa hoc propositum efficiendi, præsertim erga hanc Aulam Imperialem, prout desiderare videtur P.tas V.ra n memoratis suis litteris: puto enim consensuum istius Gubernatoris Ottomanici (Vizir) qui V.ras P.tes tam benigne tamque humaniter excepit ac protegit, minime deese, attamen si quid aliud putat a me fieri posse, dignetur significare et statim id libentissime perficiam.,, "Accepi nuperrimas P.tis V.rae litteras d. d. 8. h. M. statimque illas Romam transmisi ad S. Congregationem de Propaganda Fide. Quod dabitur responsum nulla interposita mora communicabo., "Multa interim existimatione obstrictus persevero., "P.tis V.rae Adm. Rev.dæ Viennæ die 31 Decembris 1843.,, "Addictissimus servus L. Arch.pus Ephesinus Nuntius Apost. „ 7) "Decretum Sacræ Congregationis de Propaganda Fide. Cum Fratres Hercegovienses Ord. Minorum S. Francisci de Observantia Custodiæ Kresseviensis in Provincia Bosnensi Sacræ Congregationi de Propaganda Fide exposuerint ad fidelium necessitatibus consulendum quammaxime expedire ut novus in finitima regione Hercegovinæ sui Ordinis Conventus statueretur, ac propterea enixe postulaverint, ut illius erigendi facultas tribueretur, cumque eadem S. C. eorum votum probari comperuerit a R.mo P. D. Raphaele Barissich Vicario Apostolico, nec non a R.mo P. Josepho M.a ab Alexandria totius Seraphici Ordinis Ministro Generali, Missioni utilitati providere studens, censuit, ac decrevit supplicandum SS.mo ut petitam facultatem concedere dignaretur. "Hanc vero S. Cong. sententiam cum D. Joannes Brunelli Secretarius SS. Domino Gregorio Div. Prov. Papae XVI retulisset in Audientia habita die 14 Januarii 1844, SS.mus benigne in omnibus adprobavit, ac per supradictum Vicarium Apostolicum Regularis Provinciæ Visitatorem executioni mandari jussit.,, "Datum Romae ex Ædib. Sac. Cong. de Propaganda Fide die 6. Febr. 1844. J. Ph. Cardinalis Fransonius Præf. L. † S. Joannes Brunelli Secretarius. |